Home > Casi studio > TRIBEKE

Tribeke

Quando il Brand Positioning rende semplice vendere un’idea rivoluzionaria

TRIBEKE
www.tribeke.it

Koan Bogiatto e Joyke Perotti

Qual è il settore in cui opera la tua azienda?

La nostra azienda si occupa di formazione. Jenny ed io, che ne siamo fondatori, abbiamo iniziato nel 1991. Un percorso che parte da un centro sportivo dove la formazione e la pratica erano indirizzati alla formazione fisica e alla sua applicazione per il benessere ed anche per l’agonismo andando poi a toccare la medicina naturale e lo sviluppo spirituale (con l’apertura di un altro centro) sino ad arrivare ai corsi di formazione sulla comunicazione e motivazione.

Nel corso degli anni l’esplorazione di diversi campi sia nell’ambito life che business ci conduceva anche nel mondo di internet dove in ambito business conducevamo la nostra azienda sino a diventare i migliori in Italia sulla piattaforma di eBay.
Nello specifico diventavo il superEsperto eBay, unica persona al mondo a cui il colosso multinazionale aveva dato tale nomina e che mi consentiva di condurre la formazione alle eBay University in tutta Italia.

Continuando su questo filone in merito al web nel corso degli anni venivo riconosciuto come il guru del web e intanto la nostra azienda, il Bogiatto Group, cresceva nella formazione sempre di più.

Nel 2010 decidevamo di aumentare la nostra portata sganciadoci dal cartello della formazione italiana e andando a vivere negli Usa per espandere il nostro business e creando così un metodo completamente innovativo per il training.

Per tale motivo il governo americano mi riconosceva l’onorificenza della green card per persona straordinaria e meriti speciali nel campo della formazione.

Nonostante tutti questi grandissimi successi rimaneva sempre presente un problema pressante che non eravamo mai riusciti a risolvere.

Quando le persone ci chiedevano “che cosa fa la vostra azienda” o “che lavoro fate” o “che cosa serve la vostra formazione” ero e eravamo continuativamente in panne.

Le nostre risposte non consentivano alle persone di comprendere subito cosa facevamo, le nostre peculiarità e nonostante tutto il lavoro fatto, decine e decine di migliaia di euro investiti in consulenti anche americani, studi infiniti sui libri in merito al posizionamento non ne riuscivamo a venire a capo.

Troppo diversi, sempre in viaggio, fuori dal sistema non riuscivamo a trasmettere quello che veramente facevamo e questo si rifletteva su un’enorme fatica, immensa, nel fare lead generation.

Quando le persone arrivavano a noi tutto diventava semplice. Il punto veramente pressante era far arrivare il messaggio in maniera corretta e fare in modo che le persone, quasi da sole, pensassero “cavolo, voglio subito andare a vedere!”

Eppure quello che facciamo è unico, fuori da ogni schema e con risultati che sono stati presentati alle università. Ma niente di tutto questo ci aiutava a raggiungere questo punto, importantissimo, tanto da pensare che non sapevamo più bene cosa fare.

Quale è il problema che volevi risolvere che ti ha portato a scoprire e usare il Brand Positioning e a fare marketing?

Abbiamo messo in campo con successo tutto quello che insegnamo e conosciamo come marketing. Risultati molto importanti di grande livello sotto tutti gli aspetti ma sempre con questa difficoltà ad avere un’onda autonoma.
Quindi il punto centrale era chiaro.
Sapevamo fare molto bene marketing, social media e molto altro ancora ma non riuscivamo a creare un posizionamento corretto.

Eppure sapevamo di avere un approccio unico, straordinario per le persone, foriero di risultati pazzeschi, un percorso a vita che nessuno offre ma sapevamo anche che questa differenziazione invece di risultare efficace risultava un freno.
Eppure tra libri, corsi, consulenti esterni di grido negli ultimi 7 anni avevamo fatto veramente il meglio e il massimo.

Raggiungere grandi risultati, ma non avere un’onda che si autoalimenta quasi da sola era ormai diventato un punto che avevamo quasi accettato per scontato.
Il pensiero era “dobbiamo soffiare noi di continuo nelle vele e tutto va bene”.

Invece per me non andava bene per nulla.
Sconfortato dal fatto che il problema era ovviamente complesso e che sebbene avessimo investito cifre molto importanti in consulenti e società di grido non vedevo quale altra soluzione applicare.

Conosco Marco De Veglia da tantissimi anni e sono iscritto, personalmente, alla sua newsletter. Seppur lo avessi apprezzato sin dall’inizio e sapendo che lui è il miglior esperto italiano di Brand Positioning mi chiedevo comunque, alla luce del lavoro fatto, quale sarebbe stato il valore aggiunto per noi visto che avevamo già investito in superconsulenti americani griffati e acclamati.

Verso fine anno ricevo una sua email in cui propone di nuovo il suo corso Brand Facile per pochi giorni. Clicco e compro in un istante. Mi dico “vediamo se Marco ha da insegnare qualcosa che ancora non ho visto e studiato”

Ricevo il corso e mi chiudo nel mio studio per tre giorni ininterrotti. Bello, semplice e con formule chiare. Rimango folgorato di come era stato in grado di rendere semplice ciò che sembra complesso. So che non possiamo fare da soli, la mente che ha generato il problema non lo può risolvere.

Lo contatto. E’ una vita che non ci sentiamo nella speranza che abbia uno spazio per noi. Il contatto è fulmineo e iniziamo ad avvalerci della sua consulenza.
E’ l’inizio del miracolo, della risoluzione che avevamo cercato negli ultimi sette anni e capisco che la sua fama non rende giustizia perchè è veramente il migliore.

E se lo dico io che sono uno spaccamaroni nel lavoro…

Quali risultati hai ottenuto con l’uso del Brand Positioning?

Prima di tutto il più grande risultato lavorando con Marco e applicando il suo metodo è stata la scoperta del messaggio corretto e il relativo allineamento (perfetto) di chi siamo e cosa facciamo.

Perfetto è dire poco.

Tutti i siti in allineamento, tutte le comunicazioni e la modifica totale del posizionamento da formatore guru come piace tanto ai formatori italiani e americani a cofondatore insieme a Jenny del movimento Tribeke che diventa più importante delle nostre persone stesse.

La valorizzazione di tutto quello che facciamo abbinata alla corretta comunicazione. Siamo finalmente usciti dal “facciamo grandi risultati perchè i risultati degli allievi sono importanti e dobbiamo continuativamente comunicarlo e soffiare nelle vele” e siamo entrati in “le vele si gonfiano da sole di vento potente perchè i nostri allievi ottengono grandi risultati con il nostro metodo e di conseguenza produciamo grandi risultati”.

Due mondi completamente diversi.

I numeri infatti combaciano perfettamente.

Facciamo il secondo numero di iscritti al nostro grande evento che oggi si chiama “Freedom” di tutta la nostra storia in soli due mesi.

Totalizziamo una conversione in acquisto del 46% con un recesso del 4% sul contratto sottoscritto.

Record assoluto di tutta la nostra storia.

In questo momento il nostro fatturato ha una proiezione di crescita del 15% mensile a parità di spinta.

Il gruppo su Facebook, privato, è cresciuto del 1000% in 30 giorni (650 persone che autonomamente hanno deciso di farne richiesta) e la lead generation ha cominciato a creare un saldo positivo di decine e decine di persone interessate ogni giorno grazie anche alla creazione, su suggerimento di Marco, del giusto team di professionisti.

Sta per uscire in pubblicazione entro breve il nostro libro Tribeke che ha già venduto centinaia di copie in preordine.
I video pubblicati su facebook in merito a Tribeke e al messaggio corretto raggiungono decine e decine di migliaia di visualizzazioni.

Tutto questo in soli due mesi di lavoro e nonostante noi fossimo già in alto e avanti sotto tutti gli aspetti e il lavoro con Marco ci ha necessitato di resettare molte cose e partire da nuovi filoni… oggi guardo il tutto e ancora non ci credo solo perchè lo vedo.

E questo è solo l’inizio.
Il movimento è talmente forte che prevediamo l’internazionalizzazione entro breve perchè Marco con il suo metodo è riuscito a fare in modo che comunicassimo chi siamo e cosa facciamo realmente e questo ci rende unici al mondo, irripetibili e pronti a passare ovunque e in qualsiasi situazione.

Quando Marco all’inizio mi disse “con il corretto brand positioning tutto funzionerà alla grande” io mi sono fidato di lui.

Oggi ne ho la riprova con i fatti.

Grazie Marco per il lavoro fatto e per quello che stiamo facendo. Con Tribeke finalmente sappiamo di poter comunicare a tutto il mondo quando è possibile avere una vita straordinaria, esattamente la vita che vogliono le persone.

Cosa possiamo imparare da questo caso studio

Questa case history è la più recente che ho e sono contento di averla potuta inserire nel libro perché mostra più ancora dell’efficacia del Brand Positioning, l’efficacia della comunicazione dello stesso.

Tribeke (che non si chiamava ancora così, questo brandname deriva dal lavoro fatto in 2 mesi assieme al cliente) aveva già una promessa e un posizionamento unico: si tratta di un programma di formazione “a vita” che ti insegna come “vivere la vita che vuoi, dove vuoi”.

Concretamente, impari a essere “location independent” o se vuoi “cittadino del mondo” permettendoti di vivere e viaggiare in giro per il mondo e di creare delle soluzioni di reddito che ti permettono di farlo.

Ci sono poi contenuti che riguardano la crescita come individui, soprattutto per quel che riguarda la presa di coscienza di sè e del “sistema” in cui viviamo. E come potersi liberare crescendo come individui e imparando cose che ti rendono concretamente e operativamente “libero dal sistema”.

Il Brand Positioning quindi era già tutto in quello che faceva il cliente, ciò che mancava totalmente era comunicarlo in maniera chiara, coerente e impattante.

Ed è quello che ho aiutato il cliente a fare. A partire dal brandname, ho proposto di cercare un brandname di fantasia, possibilmente con una radice maori (una ottima fonte di “brandname” di fantasia) e il team del cliente ha trovato Tribeke (che e’ una crasi di due parole).

Dal nome si è poi passati a creare “la storia di Tribeke” che sostanzialmente consiste nel raccontare l’idea di questo progetto che è già di per se così rivoluzionario.

Ma appunto la difficoltà spesso nel marketing sta nel distillare i concetti chiave, quelli importanti, quelli che devono essere comunicati.

“Vivi la vita che vuoi, dove vuoi” nella sua semplicità racchiude una grande forza data dalla promessa quasi incredibile. E invece il programma Tribeke permette realmente di farlo.

Anche il metodo di insegnamento, così unico (basato sostanzialmente su esperienze reali “sul campo” anzichè formazione in aula) che sembrava così difficile da spiegare, ha trovato nel brandname “Perform” la sua naturale comunicazione.

Quindi questa case history mostra come sia importante, dopo aver trovato un Brand Positioning efficace, anche comunicarlo in maniera efficace. E questo a volte è un problema sia perché il cliente ha troppe cose in testa sul suo prodotto o servizio e non riesce a vedere le cose che contano, sia perché spesso i fornitori di servizi di comunicazione, vedono ancora meno.

Il risultato può essere una comunicazione che, anzichè fa funzionare il Brand Positioning, lo nasconde e non lo fa funzionare come dovrebbe.

Tribeke è invece un caso “da manuale” di come far funzionare il Brand Positioning con idee e soluzioni di comunicazione strategicamente e creativamente corrette.

Home > Casi studio > TRIBEKE

Tribeke

Quando il Brand Positioning rende semplice vendere un’idea rivoluzionaria

Tribeke
www.tribeke.it

Koan Bogiatto e Joyke Perotti

Qual è il settore in cui opera la tua azienda?

La nostra azienda si occupa di formazione. Jenny ed io, che ne siamo fondatori, abbiamo iniziato nel 1991. Un percorso che parte da un centro sportivo dove la formazione e la pratica erano indirizzati alla formazione fisica e alla sua applicazione per il benessere ed anche per l’agonismo andando poi a toccare la medicina naturale e lo sviluppo spirituale (con l’apertura di un altro centro) sino ad arrivare ai corsi di formazione sulla comunicazione e motivazione.

Nel corso degli anni l’esplorazione di diversi campi sia nell’ambito life che business ci conduceva anche nel mondo di internet dove in ambito business conducevamo la nostra azienda sino a diventare i migliori in Italia sulla piattaforma di eBay.
Nello specifico diventavo il superEsperto eBay, unica persona al mondo a cui il colosso multinazionale aveva dato tale nomina e che mi consentiva di condurre la formazione alle eBay University in tutta Italia.

Continuando su questo filone in merito al web nel corso degli anni venivo riconosciuto come il guru del web e intanto la nostra azienda, il Bogiatto Group, cresceva nella formazione sempre di più.

Nel 2010 decidevamo di aumentare la nostra portata sganciadoci dal cartello della formazione italiana e andando a vivere negli Usa per espandere il nostro business e creando così un metodo completamente innovativo per il training.

Per tale motivo il governo americano mi riconosceva l’onorificenza della green card per persona straordinaria e meriti speciali nel campo della formazione.

Nonostante tutti questi grandissimi successi rimaneva sempre presente un problema pressante che non eravamo mai riusciti a risolvere.

Quando le persone ci chiedevano “che cosa fa la vostra azienda” o “che lavoro fate” o “che cosa serve la vostra formazione” ero e eravamo continuativamente in panne.

Le nostre risposte non consentivano alle persone di comprendere subito cosa facevamo, le nostre peculiarità e nonostante tutto il lavoro fatto, decine e decine di migliaia di euro investiti in consulenti anche americani, studi infiniti sui libri in merito al posizionamento non ne riuscivamo a venire a capo.

Troppo diversi, sempre in viaggio, fuori dal sistema non riuscivamo a trasmettere quello che veramente facevamo e questo si rifletteva su un’enorme fatica, immensa, nel fare lead generation.

Quando le persone arrivavano a noi tutto diventava semplice. Il punto veramente pressante era far arrivare il messaggio in maniera corretta e fare in modo che le persone, quasi da sole, pensassero “cavolo, voglio subito andare a vedere!”

Eppure quello che facciamo è unico, fuori da ogni schema e con risultati che sono stati presentati alle università. Ma niente di tutto questo ci aiutava a raggiungere questo punto, importantissimo, tanto da pensare che non sapevamo più bene cosa fare.

Quale è il problema che volevi risolvere che ti ha portato a scoprire e usare il Brand Positioning e a fare marketing?

Abbiamo messo in campo con successo tutto quello che insegnamo e conosciamo come marketing. Risultati molto importanti di grande livello sotto tutti gli aspetti ma sempre con questa difficoltà ad avere un’onda autonoma.

Quindi il punto centrale era chiaro.

Sapevamo fare molto bene marketing, social media e molto altro ancora ma non riuscivamo a creare un posizionamento corretto.

Eppure sapevamo di avere un approccio unico, straordinario per le persone, foriero di risultati pazzeschi, un percorso a vita che nessuno offre ma sapevamo anche che questa differenziazione invece di risultare efficace risultava un freno.
Eppure tra libri, corsi, consulenti esterni di grido negli ultimi 7 anni avevamo fatto veramente il meglio e il massimo.

Raggiungere grandi risultati, ma non avere un’onda che si autoalimenta quasi da sola era ormai diventato un punto che avevamo quasi accettato per scontato.
Il pensiero era “dobbiamo soffiare noi di continuo nelle vele e tutto va bene”.

Invece per me non andava bene per nulla.

Sconfortato dal fatto che il problema era ovviamente complesso e che sebbene avessimo investito cifre molto importanti in consulenti e società di grido non vedevo quale altra soluzione applicare.

Conosco Marco De Veglia da tantissimi anni e sono iscritto, personalmente, alla sua newsletter. Seppur lo avessi apprezzato sin dall’inizio e sapendo che lui è il miglior esperto italiano di Brand Positioning mi chiedevo comunque, alla luce del lavoro fatto, quale sarebbe stato il valore aggiunto per noi visto che avevamo già investito in superconsulenti americani griffati e acclamati.

Verso fine anno ricevo una sua email in cui propone di nuovo il suo corso Brand Facile per pochi giorni. Clicco e compro in un istante. Mi dico “vediamo se Marco ha da insegnare qualcosa che ancora non ho visto e studiato”

Ricevo il corso e mi chiudo nel mio studio per tre giorni ininterrotti. Bello, semplice e con formule chiare. Rimango folgorato di come era stato in grado di rendere semplice ciò che sembra complesso. So che non possiamo fare da soli, la mente che ha generato il problema non lo può risolvere.

Lo contatto. E’ una vita che non ci sentiamo nella speranza che abbia uno spazio per noi. Il contatto è fulmineo e iniziamo ad avvalerci della sua consulenza.
E’ l’inizio del miracolo, della risoluzione che avevamo cercato negli ultimi sette anni e capisco che la sua fama non rende giustizia perchè è veramente il migliore.

E se lo dico io che sono uno spaccamaroni nel lavoro…

Quali risultati hai ottenuto con l’uso del Brand Positioning?

Prima di tutto il più grande risultato lavorando con Marco e applicando il suo metodo è stata la scoperta del messaggio corretto e il relativo allineamento (perfetto) di chi siamo e cosa facciamo.

Perfetto è dire poco.

Tutti i siti in allineamento, tutte le comunicazioni e la modifica totale del posizionamento da formatore guru come piace tanto ai formatori italiani e americani a cofondatore insieme a Jenny del movimento Tribeke che diventa più importante delle nostre persone stesse.

La valorizzazione di tutto quello che facciamo abbinata alla corretta comunicazione. Siamo finalmente usciti dal “facciamo grandi risultati perchè i risultati degli allievi sono importanti e dobbiamo continuativamente comunicarlo e soffiare nelle vele” e siamo entrati in “le vele si gonfiano da sole di vento potente perchè i nostri allievi ottengono grandi risultati con il nostro metodo e di conseguenza produciamo grandi risultati”.

Due mondi completamente diversi.

I numeri infatti combaciano perfettamente.

Facciamo il secondo numero di iscritti al nostro grande evento che oggi si chiama “Freedom” di tutta la nostra storia in soli due mesi.

Totalizziamo una conversione in acquisto del 46% con un recesso del 4% sul contratto sottoscritto.

Record assoluto di tutta la nostra storia.

In questo momento il nostro fatturato ha una proiezione di crescita del 15% mensile a parità di spinta.

Il gruppo su Facebook, privato, è cresciuto del 1000% in 30 giorni (650 persone che autonomamente hanno deciso di farne richiesta) e la lead generation ha cominciato a creare un saldo positivo di decine e decine di persone interessate ogni giorno grazie anche alla creazione, su suggerimento di Marco, del giusto team di professionisti.

Sta per uscire in pubblicazione entro breve il nostro libro Tribeke che ha già venduto centinaia di copie in preordine.

I video pubblicati su facebook in merito a Tribeke e al messaggio corretto raggiungono decine e decine di migliaia di visualizzazioni.

Tutto questo in soli due mesi di lavoro e nonostante noi fossimo già in alto e avanti sotto tutti gli aspetti e il lavoro con Marco ci ha necessitato di resettare molte cose e partire da nuovi filoni… oggi guardo il tutto e ancora non ci credo solo perchè lo vedo.

E questo è solo l’inizio.

Il movimento è talmente forte che prevediamo l’internazionalizzazione entro breve perchè Marco con il suo metodo è riuscito a fare in modo che comunicassimo chi siamo e cosa facciamo realmente e questo ci rende unici al mondo, irripetibili e pronti a passare ovunque e in qualsiasi situazione.

Quando Marco all’inizio mi disse “con il corretto brand positioning tutto funzionerà alla grande” io mi sono fidato di lui.

Oggi ne ho la riprova con i fatti.

Grazie Marco per il lavoro fatto e per quello che stiamo facendo. Con Tribeke finalmente sappiamo di poter comunicare a tutto il mondo quando è possibile avere una vita straordinaria, esattamente la vita che vogliono le persone.

Cosa possiamo imparare da questo caso studio

Questa case history è la più recente che ho e sono contento di averla potuta inserire nel libro perché mostra più ancora dell’efficacia del Brand Positioning, l’efficacia della comunicazione dello stesso.

Tribeke (che non si chiamava ancora così, questo brandname deriva dal lavoro fatto in 2 mesi assieme al cliente) aveva già una promessa e un posizionamento unico: si tratta di un programma di formazione “a vita” che ti insegna come “vivere la vita che vuoi, dove vuoi”.

Concretamente, impari a essere “location independent” o se vuoi “cittadino del mondo” permettendoti di vivere e viaggiare in giro per il mondo e di creare delle soluzioni di reddito che ti permettono di farlo.

Ci sono poi contenuti che riguardano la crescita come individui, soprattutto per quel che riguarda la presa di coscienza di sè e del “sistema” in cui viviamo. E come potersi liberare crescendo come individui e imparando cose che ti rendono concretamente e operativamente “libero dal sistema”.

Il Brand Positioning quindi era già tutto in quello che faceva il cliente, ciò che mancava totalmente era comunicarlo in maniera chiara, coerente e impattante.

Ed è quello che ho aiutato il cliente a fare. A partire dal brandname, ho proposto di cercare un brandname di fantasia, possibilmente con una radice maori (una ottima fonte di “brandname” di fantasia) e il team del cliente ha trovato Tribeke (che e’ una crasi di due parole).

Dal nome si è poi passati a creare “la storia di Tribeke” che sostanzialmente consiste nel raccontare l’idea di questo progetto che è già di per se così rivoluzionario.

Ma appunto la difficoltà spesso nel marketing sta nel distillare i concetti chiave, quelli importanti, quelli che devono essere comunicati.

“Vivi la vita che vuoi, dove vuoi” nella sua semplicità racchiude una grande forza data dalla promessa quasi incredibile. E invece il programma Tribeke permette realmente di farlo.

Anche il metodo di insegnamento, così unico (basato sostanzialmente su esperienze reali “sul campo” anzichè formazione in aula) che sembrava così difficile da spiegare, ha trovato nel brandname “Perform” la sua naturale comunicazione.

Quindi questa case history mostra come sia importante, dopo aver trovato un Brand Positioning efficace, anche comunicarlo in maniera efficace. E questo a volte è un problema sia perché il cliente ha troppe cose in testa sul suo prodotto o servizio e non riesce a vedere le cose che contano, sia perché spesso i fornitori di servizi di comunicazione, vedono ancora meno.

Il risultato può essere una comunicazione che, anzichè fa funzionare il Brand Positioning, lo nasconde e non lo fa funzionare come dovrebbe.

Tribeke è invece un caso “da manuale” di come far funzionare il Brand Positioning con idee e soluzioni di comunicazione strategicamente e creativamente corrette.